E' ARRIVATA L'ORA DELLE RISPOSTE……
Il prossimo 20 Maggio c.a. si terrà un incontro al Ministero, all’ ordine del giorno sono le nuove piante organiche. L’amministrazione a luglio ha proceduto al taglio di 3256 unità pertanto dovrebbe illustrare come questi tagli sono stati distribuiti sugli uffici giudiziari. Questa O.S. all’epoca criticò duramente l’operato dei vertici giudiziari.
Sappiamo gli effetti nefasti che questa scelta ha prodotto:
• blocco dei trasferimenti
• addio definitivo alla riqualificazione
• riduzione drastica del personale
• esuberi in tantissimi uffici giudiziari
• aumento dei carichi di lavoro
Proprio per questo nel precedente incontro la RdB P.I. aveva ribadito che la situazione lavorativa in cui versano i circa 40.000 dipendenti degli uffici giudiziari è al collasso pertanto aveva sollecitato il Ministro Alfano:
• a chiedere una deroga Governo, così come già successo per altri ministeri, sul taglio degli organici;
• di dare immediato corso ai trasferimenti bloccati da mesi;
• di dotare gli uffici giudiziari di mezzi, persone, risorse e strumenti necessari al buon funzionamento della giustizia;
• di adoperarsi per dare risposte certe e rapide ai lavoratori per riconoscere finalmente il diritto alla carriera a questo “popolo di invisibili”.
E’ giunto il momento delle risposte concrete la soluzione che vogliamo sentire non può che essere politica.
In ogni caso sappiano lor signori che non accetteremo deportazioni di massa da una sede ad un’altra dei lavoratori in sovrannumero; che dovranno essere sciolti definitivamente i nodi circa il passaggio definitivo ad un livello economico e giuridico di tutti i lavoratori; che i fondi della Giustizia non possono essere più essere distratti a favore di altri Ministeri; che c’è un urgente bisogno di nuove assunzioni perché i lavoratori sono al limite della sopportazione umana per i troppi carichi di lavoro.
Soprattutto abbia il coraggio il nostro Ministro di difendere il proprio personale, fortemente penalizzato, perché nelle condizioni date non vogliamo e non possiamo sentir parlare di obiettivi da raggiungere, di meritocrazia e progetti per la distribuzione del F.U.A.
Caro Ministro se dovessimo a questo punto giudicare il suo operato, secondo i criteri di brunettiana memoria, per come sta gestendo ed organizzando quella che dovrebbe essere la sua “azienda” sicuramente la sua faccetta non sarebbe sorridente, tutt’altro!
Se il Ministro nella riunione del 20 maggio p.v. non darà risposte concrete è fondamentale che siano i lavoratori della Giustizia a dare una risposta attraverso iniziative di lotta che in questo momento si rendono più che mai necessarie.