FUA 2011-2012: NON C'E' LIMITE ALLO SCIACALLAGGIO!

La USB interesserà gli organi di controllo contabile affinchè accertino la regolarità del contenuto dell'ipotesi di accordo, visto che sono sparite alcune voci, riapparse magicamente ma la somma algebrica delle risorse messe a disposizione prima e dopo rimane invariata.Chiederemo conto di dove sono finiti isoldi destinati al passaggio degli ausiliari quelli accantonati e quelli da accantonare; chiederemo conto del perchè i lavoratori della giustizia si debbano accollare il pagamento di attività riguardanti altri organi istituzionali, quale la ricorrenza dei 150 anni dell'unità d'Italia; chiederemo conto del perchè la maggior parte del personale il cui apporto è stato determinante per il funzionamento della macchina giudiziaria è stato ignorato, nell'individuazione di altre indennità, non solo dall'amministrazione ma da tutti quei sindacati che si dichiarano responsabili e che continuano a firmare accordi senza sentire le lavoratrici ed i lavoratori; chiederemo conto del perchè alcuni sindacati tutelano determinate categorie di lavoratrici e lavoratori a danno della maggioranza.

Le lavoratrici ed i lavoratori iscritti a quei sindacati chiedono mai conto a questi signori del loro operato?

La coerenza e l'onestà intellettuale per noi della USB è la nostra FORZA...... ed è un dato di fatto certo e inconfutabile

Roma -

La USB P.I. - Giustizia non ha sottoscritto l’ipotesi di accordo sull’utilizzazione del FUA 2011 e 2012 perché, ancora una volta, si è consumata un’ingiustizia a danno della maggioranza delle lavoratrici e lavoratori a vantaggio di pochi:

 

 i numeri parlano chiaro e l’esperienza ha dimostrato ancora una volta che le somme per remunerare le indennità, pari a complessive 11.500.000,00 euro, vengono assorbite per oltre un terzo da una manciata di dipendenti; un’altra parte incassa pochi spiccioli, mentre la stragrande maggioranza resta a mani vuote ;

 è inoltre diventata prassi consolidata dell’amministrazione quella di ignorare per lunghi mesi le trattative, arrivando il giorno della convocazione a obbligare le OO.SS. a prendere o lasciare; questa strategia dell’Amministrazione è inaccettabile perché, come tutti sanno, la fretta è una cattiva consigliera.

Infatti, mentre tutte le altre OO.SS. si limitavano a entrare nel merito della distribuzione delle somme, soltanto la USB P.I. interveniva nella contrattazione evidenziando che le cifre a disposizione per gli anni 2011-2012 fossero “misteriosamente” diventate inferiori alle cifre del 2010 e che inoltre, a differenza degli anni precedenti, nella ipotesi di accordo presentata erano scomparse le voci analitiche che solitamente componevano le risorse a disposizione del FUA: dallo stesso erano difatti inspiegabilmente sparite le somme (140.022,00) utili per finanziarie 270 passaggi economici degli ausiliari.

In risposta ai rilievi della USB, l’amministrazione ha bofonchiato, balbettando, giustificazioni sconclusionate e poco convincenti; per questo motivo la USB ha invitato formalmente l’amministrazione a fornire nero su bianco i dati richiesti in sede di contrattazione. L’intervento di questa O.S. ha messo in difficoltà l’amministrazione e le altre sigle sindacali che, mostrando di “leggere soltanto le figure” dei documenti oggetto di contrattazione, hanno dimostrato non troppo forte senso di responsabilità verso lavoratrici e lavoratori.

 

E’ singolare poi l’accantonamento, nella prima bozza, di 5 milioni di euro per retribuire lo straordinario effettuato nell’anno 2011, portato poi nella ipotesi sottoscritta a 1 milione di euro; gli altri 4 milioni, anziché individuare un’indennità per coloro che non percepiscono alcunché, l’amministrazione li ha poi stornati nella remunerazione individuale c.d. pagelline. A domanda precisa di questa O.S., su come fosse possibile uno scarto così consistente, la spiegazione fornita è stata che nel 2011 le somme messe a disposizione dal Ministero dell’Interno per il lavoro elettorale erano state sufficienti a remunerare anche il lavoro straordinario svolto per le normali attività degli uffici giudiziari.

Ma non finisce qui! Ben 100.000,00 euro sono stati destinati per retribuire gli straordinari effettuati da alcuni dipendenti della Cassazione, in occasione della ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità d’Italia. Attività che non ha nulla a che vedere con gli Uffici Giudiziari e per la quale è stata lautamente pagata una ditta esterna che avrebbe dovuto accollarsi anche i relativi costi piuttosto che farli ricadere sulle spalle di tutti i lavoratori prelevandoli dal FUA. Cosa ancora più grave e sconcertante risulta essere che i circa 100 colleghi della Cassazione interessati a questa attività abbiano già ricevuto i relativi compensi nello stipendio del mese di settembre 2012.

 

Come mai anche questo è passato nel silenzio assordante delle altre OO.SS.? Non è forse anche questo “senso di responsabilità”?

 E’ notorio a tutti, amministrazione e OO.SS., che la progressiva riduzione del personale, l’inesorabile aumento dei carichi di lavoro determinano un maggiore impegno per tutti i dipendenti dell’amministrazione giudiziaria. Il buon senso imporrebbe, non soltanto all’amministrazione ma soprattutto a quei sindacati che si fregiano di essere i “paladini” di lavoratrici e lavoratori, la necessità di individuare nuove forme di incentivazione della produttività per una più equa distribuzione, tra tutte le categorie professionali, del salario accessorio.

Per questo motivo la USB P.I. ha proposto di individuare come ulteriore posizione di lavoro l’attività di preparazione, formazione e consultazione degli atti processuali nonché di relazione interna ed esterna (magistrati ed utenza) da remunerare con un’indennità di euro 400,00 (quattrocento) annue per i dipendenti che non siano destinatari di altre indennità e un’indennità di euro 150,00 (centocinquanta) annue per quelli già destinatari di un’altra indennità.

La USB P.I. ha poi chiesto di prevedere una nuova indennità per remunerare il disagio di coloro che siano obbligati a prestare lavoro, nelle giornate festive e/o non lavorative per indifferibili esigenze di servizio quali ad esempio: assistenza e chiamata all’udienza nei processi celebrati con rito direttissimo, nelle convalide di arresto, turni arrestati, esecuzione di provvedimenti “de libertate”, ecc…

La USB P.I. ha infine proposto un aumento dell’indennità di guida degli automezzi, limitatamente ai conducenti che siano impegnati ad accompagnare magistrati sottoposti a tutela e/o protezione, il cui disagio e pericolo non può certamente essere paragonato a coloro che utilizzano l’autovettura per tutti gli altri motivi.

Infine la USB ha sollecitato l’amministrazione affinché convochi un tavolo di trattativa perché per l’anno 2013 si discuta la possibilità di utilizzare le somme di tutte le indennità per convertirle in una sorta di 14^ mensilità da distribuire a tutto il personale, direttamente in busta paga, nel mese di luglio, così come avviene in tante Amministrazioni Pubbliche.

E se desiderare una più equa distribuzione per tutti significa “speculare” sulla pelle di lavoratrici e lavoratori…la USB è ben felice di farlo! E soprattutto è ben lieta di difendere i diritti di tutte le lavoratrici e i lavoratori, non discriminando coloro che non siano suoi iscritti come “pecore nere della famiglia”, da diseredare e derubare/deprivare dei diritti che sono propri di tutte e tutti.

 

Le lavoratrici ed i lavoratori sapranno ben valutare dove si annidano gli sciacalli!!!!