I lavoratori di Messina contro la PROPOSTA DI CONTRATTO INTEGRATIVO.
In data 4 marzo 2010 si è tenuta in mattinata, presso l’Aula Magna della Corte d’Appello di Messina, l’assemblea aperta organizzata dalla Cgil Fp, Uil-Uidag, Flp Giustizia e Rdb-Cub.
L’incontro ha avuto come tema le iniziative di lotta dei lavoratori giudiziari organizzate per chiedere la revoca dell’ipotesi contratto integrativo recentemente firmata dal Sag Unsa e Cisl (sindacati minoritari nel comparto) e per contrastare il blocco del turn-over che ha provocato la diminuzione, negli ultimi dieci anni, di quasi ventimila unità lavorative impiegate nel Ministero della Giustizia.
Nel corso dell’incontro Sergio Fucile (Cgil Fp), Filippo Alosi (Uil-Uidag), Giuseppe Pellegrino (Rdb-Cub) e Nino Papa (Flp-Giustizia) hanno evidenziato come il contratto integrativo miri in realtà a una “finta riqualificazione”, dal momento che non è previsto alcun passaggio di area tra i lavoratori e che i criteri previsti per i passaggi di posizione economica sono in realtà inattuabili (basti pensare al requisito dell’attestazione delle mansioni superiori, che nessun dirigente se la sente di fare per non incorrere in responsabilità patrimoniali) . Il contratto, secondo i sindacati, ridistribuirà solo una parte delle risorse del Fondo Unico di Amministrazione, risorse che in realtà appartengono già ai lavoratori.
Le iniziative di Cgil, Uil, Rdb e Flp culmineranno NELL'ATTENERSI SCRUPOLOSAMENTE ALLE LEGGI E ALLE MANSIONI DESCRITTE DAI CONTRATTI che dovrebbe partire dalla metà di marzo e in una grande manifestazione nazionale della Giustizia.
Le scriventi o.s. hanno scelto lo strumento dell’assemblea aperta per cercare di far uscire dalle stanze dei palazzi di giustizia la lotta dei lavoratori giudiziari, coinvolgendo cittadini e rappresentanti di categorie di magistrati e di avvocati. Particolarmente interessante è stato l’intervento dell’Avv. Vincenzo Ciraolo, rappresentante del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Messina, il quale si è a lungo soffermato sulla necessità di introdurre strumenti informatici che possano snellire il lavoro nelle cancellerie e ridurre l’afflusso del pubblico. Il legale ha anche discusso della riforma della giustizia e delle iniziative del Consiglio dell’Ordine per l’individuazione di nuovi edifici giudiziari, soffermandosi sulla necessità di individuare un percorso comune tra le varie organizzazioni di categoria per risolvere le problematiche del settore.
L’assemblea è stato disertata, invece, dalle organizzazioni dei giudici e dai magistrati dirigenti degli uffici giudiziari.