Neve a Roma: chiusura, per molti ma non per tutti, per il 10 e 11 febbraio
Il prefetto di Roma ha disposto con ordinanza la chiusura di tutti gli Uffici Pubblici di Roma Capitale e dei Comuni della provincia, per i giorni 10 ed 11 febbraio 2012; gli Uffici Giudiziari, compresa la Corte di Cassazione, resteranno chiusi a partire dalle ore 14.00 del giorno 10 e per tutto il giorno 11 febbraio 2012.
Purtroppo la chiusura non sarà per tutti, nonostante gli annunciati 40 cm di neve.
I colleghi che faranno presidio alla segreteria del capodipartimento DOG e al gabinetto, come recita la circolare pubblicata sul sito internet del ministero, ed i colleghi in servizio presso gli uffici giudiziari di Roma e provincia e della Cassazione, dovranno recarsi al lavoro. In bocca al lupo per il ritorno!, a loro va tutta la solidarietà del coordinamento nazionale USB.
Publichiamo sotto in allegato PDF la circolare del prefetto e una mail che un cancelliere della procura gli ha spedito, che ci dice quanto noi lavoratori della giustizia siamo figli di un Dio minore.
Egr. Sig. Prefetto
sono un cancelliere in servizio presso la Procura della Repubblica di Roma e ritenevo, fino a poche ore fa, di essere un dipendente pubblico, sia pure più bistrattato degli altri in quanto non riqualificato come i dipendenti delle altre amministrazioni. In seguito alla Sua ordinanza emessa in data odierna, con la quale dispone la chiusura degli uffici pubblici ad eccezione di quelli giudiziari, ho preso coscienza di essere un dipendente pubblico soltanto quando qualcuno ci dà del fannullone ma non quando occorre salvaguardarne la sicurezza ed incolumità.
Forse a Lei o a chi le ha suggerito tale provvedimento sfugge che gli uffici giudiziari di Roma impiegano, di solo personale amministrativo e magistrati, oltre 2000 persone e ad esse vanno aggiunte le centinaia e centinaia di altri operatori ed utenti (avvocati, polizia giudiziaria, testimoni, indagati/imputati, persone offese ecc.) che gravitano in zone nevralgiche della città e che, se il pericolo neve è reale e delle dimensioni di cui si parla, saranno sottoposte a pesanti disagi e saranno esse stesse potenziali fonti di pericolo e intasamento della circolazione.
O forse devo pensare che si sta gridando “Al lupo!, al lupo!” per mettere le mani avanti e che esiste solo una remota possibilità che arrivi la tormenta che anche il Ministro dell’Interno ha oggi preannunciato?
Se il pericolo è reale lo è per tutti e, poiché gli uffici giudiziari hanno da tempo organizzato i propri servizi essenziali, non si vede per quale motivo si debba costringere un vero e proprio paese di medie dimensioni a spostarsi per la città…
Io lo scorso venerdì, grazie alla lungimiranza delle autorità competenti, dal Sindaco alla Protezione civile a Lei stesso, ho impiegato “solo” quattro ore e trenta per raggiungere la mia abitazione e mi ritengo fortunato rispetto ad altri colleghi che hanno impiegato anche più del doppio del tempo per andare da una parte all’altra della città affrontando situazioni di pericolo e disagio. Domani se, e ribadisco se, all’allarme seguirà una reale nevicata di 30 cm. faremo il bis considerato che questa città si blocca anche soltanto per un’acquazzone.
Però chissà, forse con una giornata lavorativa in più, a rischio e pericolo altrui, risolveremo i problemi decennali della Giustizia…
Distinti saluti.
Gianfranco Catenazzo