5 Dicembre: Sciopero della giustizia

Roma -

RIDUZIONE PIANTE ORGANICHE

La legge 133 del 2008, art. 74 ha imposto alle Amministrazioni Pubbliche

un risparmio di spesa non inferiore del 10 %. Il Ministero della Giustizia già dal mese di luglio, primo tra tutte le amministrazioni dello Stato, ha tagliato le piante organiche di ben 3256 unità. Quando il decreto “Brunetta” non era stato ancora trasformato in legge.

Il taglio ha comportato un notevole ridimensionamento del personale che dal 1998 ad oggi ha subito una pesante riduzione (si è passati da 53.000 a circa 43.000 unità) mentre il numero dei magistrati è cresciuto in maniera esponenziale, passando da circa 8.000 giudici onorari a circa 18.000, grazie alla magistratura onoraria (giudici di pace, GOT ecc.).

RIQUALIFICAZIONE

Al personale del DOG, unico esempio nel comparto Ministeri, non è stata garantita nessuna progressione di carriera. Negli altri Dipartimenti della stessa amministrazione hanno ottenuto tutti un avanzamento economico e giuridico e paradossalmente alcuni lavoratori, con una legge ad hoc (c.d. “Meduri”), sono addirittura diventati dirigenti.

Come si ricorderà già dal Contratto Integrativo del 2000, non firmato dalla sola RdB, si prevedeva l’avvio del percorso di riqualificazione del personale. L’accordo, però, prevedeva il passaggio di livello solo per la metà del personale e meccanismi farraginosi di attuazione. Tanto è vero che alcuni colleghi esclusi avviarono i primi ricorsi bloccando definitivamente il percorso. Successivamente ci furono altri tentativi, miseramente naufragati, di avviare i percorsi di riqualificazione, con accordi (2003) e proposte estemporanee ispirate dai vari sottosegretari Vitali (centrodestra) e Ligotti (centrosinistra) condivise da tutti i sindacati tranne che dalla RdB. La RdB con coerenza e determinazione sin dal 1999 ha proposto un passaggio di livello per tutti, come atto dovuto dopo quasi 30 anni di blocco delle carriere. Ciò, tra l’altro avrebbe evitato qualsiasi ricorso perché mancava il presupposto dell’interesse legittimo per adire il giudice. Se allora, invece che oggi, tutte le altre OO.SS. avessero condiviso la proposta della RdB oggi saremmo qui a parlare d’altro. E' chiaro che con la riduzione delle dotazioni organiche previste dalla legge 133/08 diminuiscono gli spazi per soluzioni tecniche pasticciate.

L’unica possibilità è la lotta dei lavoratori dell’organizzazione giudiziaria per rivendicare la legittima aspirazione alla carriera mediante il passaggio al livello economico e giuridico superiore.

FONDO UNICO DI AMMINISTRAZIONE

Con il nuovo CCNL 2006-2009, rafforzato dal recente atto di indirizzo inviato all’ARAN dal Ministro Brunetta in occasione della trattativa per il rinnovo del biennio economico 2008-2009, il premio di produttività collettiva dovrà essere distribuito solo a pochi: esclusivamente in via meritocratica e su progetti definiti. Si fa espresso divieto di qualsiasi forma di storicizzazione (14ª mensilità) e di erogazione “a pioggia” per tutti i lavoratori, fortemente voluta ed ottenuta per gli anni passati dalla RdB come parziale recupero per i miseri aumenti contrattuali ed equa riparazione per la mancata riqualificazione.

Così, con la scusa di premiare la meritocrazia, i soldi di tutti saranno distribuiti a pochi (lo scorso anno il gruzzolo ammontava a circa 86 milioni di euro) con criteri discrezionali da parte dei vari Dirigenti. Questa ennesima ingiustizia pesa in quanto questi fondi sono incrementati da aumenti contrattuali sottratti alla paga base.

E’ previsto dalla legge 133/08 che a decorrere dall’anno 2009 vengano ridotte ulteriormente le risorse storiche dei Fondi per la Contrattazione Integrativa di un ulteriore 10% degli importi già bloccati dal 2004. Nella Giustizia tale taglio corrisponde a 10.531.000 euro.

RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE

Il rinnovo del biennio economico 2008/09 Comparto Ministeri, in discussione all’Aran, ha nell’intenzione di Brunetta e soci l’introduzione di criteri di erogazione del salario accessorio che modificano in peggio la già penalizzante normativa introdotta appena un anno fa, prevedere contingenti massimi di personale che può accedere ai fondi di produttività, erogare per il 2008 ben 8 euro lordi medi e altri 60 circa per il 2009. Se si sommano i tagli al FUA previsti dalla legge 133/08 ogni dipendente non solo non avrà alcun aumento contrattuale ma saremo di fronte, per la prima volta, ad un decremento nominale delle retribuzioni.

CONDIZIONI DI LAVORO

Il blocco pressoché totale delle assunzioni operante da oltre 10 anni e i continui tagli che con le varie leggi Finanziarie sono stati operati al bilancio del Ministero hanno creato una situazione non più sostenibile all’interno degli Uffici Giudiziari. Da una parte la lenta e progressiva riduzione di personale per effetto dei pensionamenti cui ha corrisposto un abnorme aumento dei carichi di lavoro, dall’altra condizioni di lavoro in ambienti sempre più fatiscenti e senza neanche gli strumenti minimi per poter svolgere le proprie mansioni (e non parliamo solo di computer ma di penne e carta per le fotocopie).

Questa situazione nasconde una perversa volontà politica di non far funzionare come dovrebbe il servizio Giustizia. Le esternalizzazione e le  privatizzazioni di funzioni proprie dell’Amministrazione, con la scusa che “privato è bello”, sono un modo per appesantire i bilanci della Giustizia, rendere un servizio meno efficiente e far arricchire imprenditori amici degli amici.