TRIBUNALE DI CATANIA: Richiesta di riapertura della contrattazione sull'orario di lavoro.

La USB PI ha aperto il tentativo di conflitto con il tribunale di catania sulla mancata attuazione di tutte le tipologie orarie previste dal CCNI incluse le 7 ore e 12.

Il 26/3/2012 c'è stato l'incontro richiesto, il 30/3/2012 c'è stata un a parziale apertura della controparte, relativamente a riconsiderare le richieste delle 7 ore e 12.

Troppo poco.!

Chiediamo la ripertura del tavolo di contrattazione sull'orario di lavoro perchè solo con un accordo chiaro e articolato e soprattutto negoziato e non imposto autoritariamente dall'alto si da luogo a quella trasparenza e uguaglianza di gestione degli orari dei lavoratori tutti.

Noi della USB continueremo e vi terremo aggiornati sugli sviluppi a breve .

Intanto invitiamo tutti i colleghi a compilare correttamente la domanda allegata di articolazione oraria, anche quelli che non intendono mutare l'orario attualmente osservato, e di inviare da lunedi 16/4/2012 prossimo una copia sia in segreteria del personale e una copia alla USB per conoscenza al seguente indirizzo

l.casciardi@usb.it o giovanni.camarda@giustizia.it

Questo allo scopo di vagliare le risposte che la dirigenza ci dara' e quindi di monitorare le percentuali di richieste orarie che contratteremo.

Avvertiamo i lavoratori tutti che questa è una battaglia che ad oggetto i diritti e la dignita' dei lavoratori oltre che il rispetto delle relazioni sindacali contro un impianto autoritario che la dirigenza del tribunale in linea con la riforma brunetta e ora la riforma del lavoro Fornero, sta tentando di sdoganare.

noi daremo battaglia con l'appoggio di tutti voi,

vi allego il carteggio avuto con il tribunale in via cronologica , l'accordo orario della corte di appello di roma che riteniamo una valida modalita' di articolato da applicare anche al trib di catania, e il modello di richiesta orario da inviare alla segreteria

saluti a tutti

PS: abbiate cura di dare il modello domanda orario di lavoro ai colleghi che non hanno la posta elettronica